sabato 29 settembre 2007

Carta canta

Carta #34, in edicola da oggi.



Vodafone intende esternalizzare 914 lavoratori, cioè un decimo dei suoi dipendenti. Sul nuovo numero di Carta il racconto della loro storia, che è esemplare degli effetti della legge 30. Un’impresa in attivo può tranquillamente «vendere» i suoi dipendenti ad un’altra, secondo una procedura che tecnicamente si chiama «cessione di ramo d’azienda». Ecco come anche la precarietà entra nelle riserve indiane del lavoro “garantito”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

QUESTO IL COMUNICATO GIRATO DAI COLLEGHGI DI BOLOGNA SU MANIFESTAZIONE ROMA. leggetelo, io andro` a Roma insieme a tantissimi altri!
INTERESSANTISSIMO:

Ciao ,

Da questo momento partiamo con la raccolta di adesioni per l’importantissima manifestazione del 5 ottobre a Roma.

Quella della Capitale sara` una grande manifestazione, unitaria, cosi` come era stato deciso a stragrande maggioranza dai delegati di tutta Italia nell’ultimo Coordinamento Nazionale tenutosi a Roma.

Sorprende aver appreso, leggendo il comunicato delle Segreterie Nazionali, che venisse indicata la sede di Milano come luogo della manifestazione; questa sede non e’ stata decisa dal Coordinamento Nazionale dei delegati di tutte le sedi ed e’ operativamente irraggiungibile dai tanti colleghi dei territori del sud, in prima fila in questi giorni nella battaglia per respingere l’esternalizzazione.

Noi andremo a Roma:

1)perche’ in linea con la democratica decisione assunta dai rappresentanti dei Lavoratori;

2)perche’ organizzativamente rappresenta il baricentro naturale in cui si puo’ ritrovare il maggior numero di persone provenienti da tutte le sedi Vodafone;

3)perche’ Roma e’ la sede delle Istituzioni e della politica, e’ quindi il luogo piu’ idoneo in assoluto per cominciare un ragionamento volto alla modifica di una legislazione del lavoro che permette sempre piu` spesso operazioni sciagurate come quelle che Vodafone sta tentando di mettere in campo.

Per questo, per l`unita` dei lavoratori e di tutte le sigle, noi saremo nel grande e partecipato corteo romano che segnera’ un punto da cui ripartire per creare le condizioni che permettano di modificare l’attuale assetto legislativo che regolamenta il mondo del lavoro, per riaffermare il valore delle regole e della rappresentanza, nell’interesse di tutti, lavoratori e sindacato.

Qualcuno si sta assumendo una grave responsabilita’.

Sarebbe grave se qualcuno anteponesse interessi di sigla alla massima riuscita della manifestazione, infrangendo la legittimita` del coordinamento (suprema forma di espressione dei lavoratori), rischiando di minare la riuscita della manifestazione e non rispettando le regole della stessa CGIL che e’ un patrimonio del mondo del lavoro e orgoglio dei delegati.

Ora invece e` il momento dell`unita'. Tutti a Roma. Rsu Bologna

FATELO GIRARE IN TUTTI I TERRITORI!!!
OGGI EPIFANI DICE TRA L`ALTRO CHE SUL PROTOCOLLO SUL WELFARE SU CUI SI STA VOTANDO IN TUTTA ITALIA SE VINCONO I NO NELLE FABBRICHE CADE IL GOVERNO!
LA LOGICA DEL GOVERNO AMICO STA PORTANDO ALL``ENNESIMO ACCORDO TRUFFA PER CHI LAVORA.
SARA` ANCHE QUESTO IL MOTIVO PER RESTARE LONTANI DA ROMA CON LA MANIFESTAZIONE? PER NON DISTURBARE I SINDACALISTI CON DOPPIA TESSERA DEI DS O DI ALTRI PARTITI DELLA MAGGIORANZA ATTUALE?
INQUIETANTE...