domenica 30 settembre 2007

30/09 - Pecoraro Scanio: "Questa cosa dalla Vodafone è fuori dalla grazia di Dio"

Durante un convegno della Federazione dei Verdi a Napoli un gruppo di lavoratori Vodafone ha ottenuto di leggere dal palco un appello alle istituzioni, davanti alle telecamere di SkyTG24.
Il Ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, messo a conoscenza della vertenza contro l'esternalizzazione, ha dichiarato: "Questa cosa dalla Vodafone è fuori dalla grazia di Dio; ne parlerò con il Ministro Bersani".

sabato 29 settembre 2007

29/09 - Manifestazioni in tutta Italia

Torino: Presidio di 25 lavoratori e volantinaggio davanti al Vodafone One di Via Roma.

Milano: Circa 100 lavoratori hanno partecipato alla manifestazione davanti al Vodafone One di Via Orefici.

Bologna: Circa 70 lavoratori hanno partecipato alla manifestazione davanti al Vodafone One di Via Ugo Bassi. Una troupe della trasmissione Anno Zero ha effettuato una registrazione con interviste. Al termine della manifestazione una delegazione di 15 persone è andata a consegnare i volantini a casa del Presidente del Consiglio Romano Prodi.

Napoli: Ottimo successo della manifestazione di Napoli davanti alla sede del Mattino: i lavoratori sono stati intervistati da giornalisti del Mattino e di Repubblica; sono stati inoltre registrati servizi per reti televisive locali.

Catania: Più di 80 lavoratori con cartelli e striscioni hanno formato un corteo che si è diretto dal Vodafone One di Via Etnea alla Prefettura. Una delegazione di 20 persone è stata ricevuta dal Prefetto, che si è interessato della vicenda della Vodafone telefonando alla sede di Pozzuoli per avere chiarimenti sull'esternalizzazione e "rassicurazioni" sul futuro dei lavoratori del call center di Catania.


Un momento del volantinaggio di Bologna:


Il presidio a Milano:


La manifestazione a Catania:

Carta canta

Carta #34, in edicola da oggi.



Vodafone intende esternalizzare 914 lavoratori, cioè un decimo dei suoi dipendenti. Sul nuovo numero di Carta il racconto della loro storia, che è esemplare degli effetti della legge 30. Un’impresa in attivo può tranquillamente «vendere» i suoi dipendenti ad un’altra, secondo una procedura che tecnicamente si chiama «cessione di ramo d’azienda». Ecco come anche la precarietà entra nelle riserve indiane del lavoro “garantito”.

venerdì 28 settembre 2007

L'altroieri: il precedente di Nokia

Il 25 settembre scorso il Governo è intervenuto nella vicenda dell'esternalizzazione che ha coinvolto la Nokia. In un tavolo a tre con azienda, governo e FIOM, FIM e UILM (i lavoratori di Nokia sono infatti inquadrati nel contratto dei metalmeccanici, non in quello delle telecomunicazioni) il Ministro dello Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani ha chiesto una sospensione della procedura di cessione di ramo d'azienda.
Il prossimo incontro è fissato per il 3 ottobre.

28/09 - Comunicato delle segreterie nazionali dei sindacati confederali

Il comunicato odierno con l'indicazione ufficiale del luogo della manifestazione.

Roma, 28 settembre 2007

Alle Strutture Territoriali SLC, FISTEL, UILCOM
Alle RSU Vodafone

Oggetto: mobilitazione nazionale 5 ottobre contro VODAFONE.


Cari amici e compagni, vi confermiamo che la manifestazione nazionale con corteo si terrà a Milano.
Per favorire la massima partecipazione dei lavoratori si svolgerà anche un presidio con sit-in a Roma.
Le realtà che convergeranno a Milano sono: Milano, Ivrea, Triveneto, Bologna, Pisa, Ancona, Pescara-Chieti, Firenze.
Le realtà che convergeranno su Roma sono: Roma, Napoli, Bari, Catania, Palermo.
Seguiranno nelle prossime ore le necessarie informazioni logistiche.

Le segereterie nazionali
SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL

28/09 - Aggiornamento raccolta firme

Milano: la raccolta firme comincerà lunedì, organizzata dalla RSU locale.
Ivrea: la raccolta firme è in corso, organizzata da lavoratori autorganizzati; già raccolte 300 firme.
Padova: la raccolta firme comincerà lunedì, organizzata dalla RSU locale.
Bologna: la raccolta firme è in corso, organizzata dalla RSU locale; già raccolte 300 firme.
Pisa: la raccolta firme è in corso, organizzata dalla RSU locale; già raccolte 100 firme.
Roma: la raccolfa firme è in corso, organizzata dalla RSU locale.
Napoli: la raccolta firme è in corso, organizzata unitariamente da RSU locale e COBAS.
Catania: la raccolta firme comincia oggi, organizzata dalla RSU locale.

Manifestazione davanti ai Vodafone One di sabato 29/09

Sabato 29 settembre ci sarà una manifestazione in contemporanea su tutto il territorio nazionale, con volantinaggio dalle 15.00 alle 17.00 davanti ai negozi Vodafone One:

Torino: Via Roma 357
Milano: Via Orefici 2
Padova: non ci sarà la manifestazione
Bologna: Via Ugo Bassi 21
Pisa: Via Venezia Giulia 8
Roma: la manifestazione non ci sarà, essendoci già stata sabato scorso in Via del Corso.
Napoli: su iniziativa dei COBAS condivisa con la RSU, la manifestazione sarà davanti alla sede de Il Mattino di Via Chiatamone.
Catania: Via Etnea 74. La manifestazione c'è stata oggi; una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dal Prefetto.

Prosegue nei call center la raccolta di firme per la lettera aperta alle istituzioni.

giovedì 27 settembre 2007

27/09 - Aggiornamento Coordinamento RSU

Non è stato ancora raggiunto l'accordo tra i delegati delle RSU dei call center e le segreterie nazionali dei sindacati confederali sul luogo della manifestazione del 5 ottobre prossimo.

Le segreterie nazionali indicano Milano, sede Vodafone, come luogo vicino ai call center con il maggior numero di esternalizzati.
Il coordinamento RSU indica Roma, sede delle istituzioni nazionali, un luogo centrale rispetto a tutti i call center (nell'auspicio - condiviso dalle segreterie - che questa sia una manifestazione di tutti i lavoratori e non solo di quelli esternalizzati) e un luogo che non penalizzerebbe i colleghi del sud (nell'auspicio che questa sia una manifestazione di tutti i lavoratori Vodafone indipendentemente dalla sigla sindacale di adesione o dall'adesione stessa a un sindacato).
Nei prossimi giorni verrà resa nota la decisione.

L'annunciato volantinaggio davanti ai negozi Vodafone One di sabato 29 settembre sarà dalle 15.00 alle 17.00. Per conoscere quale Vodafone One sarà teatro della manifestazione è possibile fare riferimento alla propria RSU.

martedì 25 settembre 2007

Riunito il Cordinamento Nazionale RSU dei sindacati confederali

Si è tenuto oggi a Roma il Coordinamento Nazionale RSU con i delegati di SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL, in cui è stata confermata la volontà dei sindacati confederali di contrastare con forza l’esternalizzazione in atto.

A tal fine il coordinamento è stato concorde nel promuovere la raccolta di firme già partita oggi in calce alla lettera aperta alle più alte istituzioni dello Stato. Sarà anche esaminata la fattibilità dell’acquisto di uno spazio su quotidiani nazionali.
Sabato 29 settembre verrà organizzato un volantinaggio in contemporanea davanti a diversi Vodafone One nazionali.

Il coordinamento ha inoltre individuato nel prossimo venerdì 5 ottobre la data di uno sciopero nazionale di tutte le sedi Vodafone, con manifestazione da tenere a Milano o Roma.

Rimaniamo in attesa della conferma ufficiale di data dello sciopero e luogo della manifestazione.

lunedì 24 settembre 2007

Lettera aperta delle Lavoratrici e dei Lavoratori Vodafone sulla cessione di ramo d’azienda

Da oggi al call center di Bologna è possibile firmare la lettera aperta che verrà consegnata alle istituzioni.
I delegati SLC CGIL di Bologna si stanno adoperando per far pervenire in queste ore il testo della petizione e i moduli da firmare presso ogni sede Vodafone, in modo che su tutto il territorio nazionale si compia un'azione unitaria e massimamente efficace per conseguire l'obiettivo: fermare l'esternalizazione.

Di seguito il testo completo:


Al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Romano Prodi
Al Presidente del Senato della Repubblica, Sen. Franco Marini
Al Presidente della Camera dei Deputati, On. Fausto Bertinotti
Al Ministro del Lavoro e Previdenza Sociale, On. Cesare Damiano
Al Ministro dello Sviluppo Economico, On. Pierluigi Bersani

oggetto: lettera aperta delle Lavoratrici e dei Lavoratori Vodafone sulla cessione di ramo d’azienda


Siamo indignati.

I lavoratori dell’azienda Vodafone hanno appreso, tramite le pagine de Il Sole 24 Ore del 14 settembre 2007, della cessione di ramo d’azienda che Vodafone ha formalizzato e che coinvolgera’ 914 dipendenti, che saranno “venduti” all'azienda Comdata e sue controllate a partire dal novembre p.v..

Questo fatto è di assoluta gravità; come già verificatosi in precedenti esperienze e documentato da numerose inchieste, queste operazioni mascherano di fatto un taglio di personale a favore di aziende con soglie di diritti più basse in cui la stabilità occupazionale è decisamente più a rischio.
L’aspetto nuovo di questa vicenda, che rischia di sconvolgere l'intero mondo del lavoro, e’ il comportamento socialmente irresponsabile che legittima processi di dumping sociale e contrattuale a fronte di eccezionali risultati: Vodafone è una azienda in salute, virtuosa dal punto di vista economico e finanziario, che cresce a velocità quadrupla rispetto al PIL del nostro Paese.
Siamo a descriverVi una situazione paradossale: da un lato l'Azienda apre il proprio mercato anche alla telefonia fissa, dall’altro cede fuori dal proprio perimetro contrattuale circa 1000 lavoratori.
E' evidente che l'istituto della cessione di ramo d'azienda, benchè non universalmente condiviso in linea di principio, ma da alcuni ritenuto necessario alla competitività delle imprese, è stato utilizzato per fini addirittura diversi dal suo originale obiettivo.

Questa non è una cessione di ramo d'azienda.
Questa non è assolutamente una cessione di lavoratori con specifiche professionalità (centinaia di questi lavoratori sono in questi reparti a bassa specializzazione da pochissime settimane):
E’ mera rincorsa al profitto facile sulle spalle di lavoratori a 800/1000 euro al mese.

Riteniamo che tutte le Istituzioni ai massimi livelli debbano farsi carico di un impegno in favore della sospensione della esternalizzazione in corso.
Crediamo altresì che chi del lavoro ha fatto una bandiera non possa non attivarsi al fine di rivedere questi istituti: la Legge Maroni (Legge 30) su temi come la cessione di ramo d'azienda è una "mina vagante" nella vita e nelle prospettive di milioni di lavoratrici e di lavoratori.

PregandoVi di darne massimo risalto e visibilità mediatica,
aspettiamo una Vostra celere risposta.

Appello del Collettivo Resistente Vodafone Ivrea


Un saluto a tutte le colleghe ed i colleghi,

la questione che stiamo vivendo non è soltanto un "problema" interno a Vodafone, una pura questione sindacale, ma ha una valenza politica nel senso più alto del termine. Nel senso che riguarda il mondo del lavoro in genere e l'organizzazione che avrà in futuro, nel nostro Paese, il "mercato del lavoro". Quindi deve rigurdare tutti i lavoratori e le forze politiche.
Pur avendo questa valenza, la nostra mobilitazione non riesce ad avere ascolto da parte dei media nazionali, se non casi isolati, per due motivi principalmente:
1. Vodafone ha messo il bavaglio ai media ed i media se lo siano fatto mettere volentieri (come diceva un vecchio politico che non appartiene alla mia tradizione: "a pensare male si fa peccato ma ci si azzecca");
2. parte dei media non si sono fatti imbavagliare perchè comunque non ne avrebbero parlato in quanto si sarebbe portata l'attenzione su un "tema" scottante che parte dell'attuale coalizione di governo non vuole affrontare e non vuole che abbia spazio cioè "il mercato del lavoro, il welfare e la deriva liberista"

Alla luce di questa considerazioni, per riuscire a porre fine all'embargo mediatico inflittoci, riteniamo che si dovrebbe andare TUTTI a Roma il 20 Ottobre, alla manifestazione sul welfare. Lì si parlerà dei problemi che stiamo vivendo e quindi dovremmo essere lì a portare una testimonianza diretta e reale dei danni che sta recando la Legge 30. Lì dobbiamo esserci per fare in modo che i media e la politica vengano a conoscenza e si occupino della "questione Vodafone".

Per fare questo è necessario che i sindacati confederali indicano uno sciopero per il 20 Ottobre (i tempi ci sono), con manifestazione nazionale a Roma. Poichè spontaneamente non lo faranno mai (per ragioni di aderenze politiche) è indispensabile che tutti i lavorati di Vodafone li obblighino ad indirlo, mandando una mail ciascuno alla propria RSU in cui chiedono di indire uno sciopero il 20 Ottobre, con manifestazione a Roma!

E' ora che i sindacati confederali rappresentino gli interessi dei lavoratori indipendentemente dalla coalizione di governo! E' ora che i sindacati confederali non facciano gli interessi di una parte politica sulla pelle delle Lavoratrici e dei Lavoratori! E' ora che i lavoratori si riappriopriino del sindacato e della lotta e che diventino protagonisti, pena essere sacrificati sull'altare "dell'opportunità politica"!


Collettivo Resistente
Vodafone Ivrea


per contatti: collettivo_resistente(at)hotmail.it

Cessione ramo di azienda con annessa "pulizia sindacale"?

Articolo di Antonio Sciotto su il manifesto del 22/09.

(...) Nelle 5 sedi interessate - Ivrea, Milano, Padova, Roma e Napoli - si sono moltiplicate le assemblee e Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil preannunciano uno sciopero nazionale a partire dal 2 ottobre. Il direttivo Slc Cgil sottolinea che Vodafone non è in crisi: nel 2006 ha fatto 4 miliardi di euro di utili, e paventa il rischio di nuove future cessioni. Inoltre sarebbe scattata la «fase 2» di una sorta di «pulizia sindacale», iniziata già qualche anno fa con il cambio del contratto e l'estromissione dei metalmeccanici, in special modo la Fiom, particolarmente conflittuale. La Slc, denuncia che diversi delegati sono stati deviati improvvisamente sui rami da esternalizzare.

Interpellata dal manifesto, Vodafone risponde che è in atto la «focalizzazione» sul proprio core business, fatto di assistenza diretta ai clienti, e nella lettera ai dipendenti assicura che i ceduti conserveranno «tutti i trattamenti economici e normativi in atto»: per gli individuali lo prevede la legge, per quelli collettivi si vuole proporre come «ottimo influenzatore». Per mantenere la promessa ci vorrà un processo di armonizzazione firmato anche da Comdata e dai sindacati e Comdata avrebbe costi molto alti. L'azienda spiega poi «che non sono previste altre cessioni come ventilano voci circolanti nei blog, tantomeno del 190», mentre assicura di stare lavorando con Comdata, partner decennale, per un'alleanza industriale pluriennale di solida tenuta. Infine respinge le accuse di aver deviato ad hoc sindacalisti verso la cessione: «C'era già un'autonomia funzionale del ramo d'azienda, senza ricorrere alla legge 30, e i trasferimenti ci sono stati negli ultimi anni, non un mese fa».
A Roma i lavoratori sono preoccupatissimi: 200 in uscita. Oggi ci sarà un presidio davanti al negozio di Via Del Corso: «Indosseremo cartelli con scritto «Vendesi» - spiega Roberto Di Palma, delegato Slc - visto che grazie alla liberalizzazione delle cessioni permessa dalla legge 30, anche Vodafone ormai esternalizza». A Ivrea, aggiunge Elvira Russo, andrebbero fuori in 250, compresa lei stessa e altri due delegati: «Mi hanno spostata al back office solo 6 mesi fa - spiega - e diversi altri iscritti o simpatizzanti del sindacato sono stati trasferiti negli ultimi mesi. Anche a Padova usciranno alcuni delegati».
Perché sono preoccupati i lavoratori? «Non basta conservare i trattamenti - riprende Di Palma - Fra qualche anno Comdata potrebbe dire ai lavoratori trasferiti che non ha più commesse Vodafone, e così licenziare». «Con Vodafone - conclude Russo - abbiamo una storia di conquiste: il fondo solidarietà, i ticket mensa, i turni mamma, i permessi studio, le maggiorazioni domenicali e per le flessibilità. Un patrimonio che temiamo di perdere». Comdata (fondata nel 1987) è infatti molto più piccola di Vodafone e tutta basata sulle commesse: gli ex Vodafone arriverebbero forti di un quinto livello e pieni di benefit, mentre alla Comdata sono tutti al secondo o terzo livello e senza integrativo. Comdata ha 18 sedi e oltre 4 mila dipendenti. Un fatturato di 130 milioni di euro nel 2006, ne prevede 200 quest'anno. Briciole rispetto all'ultimo fatturato Vodafone: 8 miliardi di euro. Fabio Ceretto, delegato Slc della Comdata di Ivrea, ci spiega che la società ha firmato quest'anno un importante accordo di stabilizzazione, portando il 60% del personale al tempo indeterminato e passando chi aveva più di 18 mesi di anzianità dal secondo al terzo livello. «Ma ci mancano ancora molti trattamenti rispetto a Vodafone - spiega - Non abbiamo i ticket mensa, il premio di risultato, il fondo sanitario: in media il salario è sui 940 euro, contro i 1200 Vodafone». L'eventuale ingresso dei 914 Vodafone spingerà Comdata a equiparare i trattamenti dei suoi 4 mila dipendenti - il costo sarebbe molto alto - o al contrario cercherà di limare al ribasso i diritti dei neoarrivati?
Dice Alessandro Genovesi, segretario nazionale Slc Cgil: «Poniamo anche un problema industriale: non è che cominciano dal back office, per poi passare agli altri call center, alla Rete, all'It? Il settore è redditizio ma ormai è quasi saturo: e allora o si punta sulla qualità (finora Vodafone lo ha fatto) o sul taglio dei costi. Se si traforma in un'azienda leggera 'tutta marchio', anche la qualità ne risentirà».

sabato 22 settembre 2007

22/09 - Manifestazione a Napoli

Non si interrompe la mobilitazione dei lavoratori di Napoli.
Dopo la fiaccolata notturna di giovedì sera e lo sciopero totale di ieri i lavoratori hanno manifestato in città e disposto un presidio davanti al negozio Vodafone One di Via Roma.




Potresti pensare che la lunga maratona di lotte ci abbia resi stanchi, che la stanchezza si cominci a sentire e ci decimi, invece ti svegli, apri gli occhi e vedi ancora tutti quei visi, questa volta riuniti nel cuore di Napoli, accompagnati dai loro figli, alcuni in carrozzine, altri già pronti a dare una mano a distribuire volantini. Siamo tutti nuovamente a cantare, stavolta a sfidare il padrone sul campo che gli è più congeniale, quello dell'immagine pubblica. La manifestazione è vivace
ma ordinata, curiosa per i cartelli "VENDESI" che portiamo sul petto, qualcuno con offerte pacchetto completo "Vendesi mamma + tre figli + mutuo trentennale".
Quanta energia, quanta forza, e quanta dignità ed educazione... ma quanta fermezza quando anche qui torna, per osservarci da lontano, quello stesso capo del personale che ieri ha provato a spezzare il nostro abbraccio; sembra in borghese, svestito della sua giacca e cravatta tristi e grigi, veste una maglietta ed un jeans, quasi a
volersi confondere tra la gente vera, quasi a non essere notato... ma non ci sono angoli bui nei quali può nascondersi: oggi Napoli risplende di un bellissimo giorno di tarda estate, il sole si è alleato con noi e ci riscalda, e quella figura fredda che ci osserva da lontano stona in questa scenografia di cuori caldi e vivi. Ed allora il corteo comincia a marciare verso di lui, armato di canti per consigliargli altri posti in cui sostare; e lui stavolta, lontano dalla tana di cui si sente il padrone, ma prigioniero della libertà delle vie di Napoli, comincia ad indietreggiare, ora piano, ora un po' più svelto, unico estraneo di una giornata di sole. Anche il coordinatore della polizia, che ci chiede di desistere dal nostro
incedere, poi si avvicina a quella fredda figura e lo invita ad andarsi a prendere un caffè da un'altra parte, perché lui, qui vicino stona!
Restiamo tutta la mattinata davanti allo Spazio Vodafone e poi, fattasi l'ora di pranzo, si torna a casa: anche oggi la strada è stata nostra, la scena è stata nostra... anche oggi, chi ha provato ad offendere la dignità della nostra lotta, ha dovuto abbassare la testa, ha dovuto battere in ritirata.


RSU Libere COBAS Vodafone - Napoli




Altre foto della manifestazione.

La solidarietà dei lavoratori Tim



Un mms da Roma

Da lunedì raccolta firme a Bologna

Un ampio stralcio del comunicato odierno dei delegati SLC CGIL di Bologna:


Ieri 21 settembre i delegati della Slc-Cgil Vodafone si sono autoconvocati a Bologna con l’obiettivo di organizzare le varie azioni di lotta da mettere in campo nei prossimi giorni, nei vari territori; riteniamo infatti che l’azione coordinata e massimamente visibile sia un elemento strategico necessario per l’efficacia delle prossime mobilitazioni. Nella stessa giornata le lavoratrici e i lavoratori del call center di Pozzuoli davano vita ad una straordinaria mobilitazione chiesta a gran voce, organizzata nelle assemblee sindacali e poi proclamata da Cobas, Cgil, Cisl e Uil. La grande novita’ di questo sciopero e’ data dal superamento dell’incomprensibile obbligo di attendere 20 giorni per poter attuare uno sciopero (legge 146), vincolo, questo, a cui da sempre abbiamo attribuito conseguenze nefaste per il mondo del lavoro.

Abbracciamo idealmente, quindi, tutti i colleghi di Pozzuoli aggiungendo i nostri complimenti per il grande risultato ottenuto in questa mobilitazione.

Lunedi’ 24/09 a Bologna, e a breve negli altri call center, comincera’ una raccolta di firme in calce a un testo in cui verra’ esplicitata la contrarieta’ all’operazione di vendita. Entro la fine della settimana testo e firme verranno consegnate alle Istituzioni. Verranno organizzati, inoltre, volantinaggi coordinati con le altre sedi davanti i punti Vodafone One.

Tutte queste azioni di carattere locale sono utili ma non esaustive rispetto alle nostre necessita’; per questo proporremo al Coordinamento RSU che si riunira’ a Roma il 25/09 una manifestazione nazionale in contemporanea alla giornata di sciopero e la creazione di presidi davanti ai luoghi di lavoro.

La riunione tra i delegati e’ stata purtroppo interrotta dalle notizie giunteci da numerosi colleghi, che ci informavano dell’evacuazione che si stava verificando nel call center a seguito della chiamata fatta alla questura, in merito ad un presunto ordigno presente nello stabile; notizia, come e’ noto, rivelatasi infondata. Preoccupa che proprio in coincidenza con la riunione autoconvocata e la grande mobilitazione di Pozzuoli si verifichino eventi di cosi’ straordinaria e negativa natura.

22/09 - Bimbo Day a Ivrea




A Ivrea anche il tradizionale appuntamento aziendale in cui i bambini fanno visita all'azienda di mamma e papà si è trasformato in un momento di lotta.

Veltroni: "Ci occuperemo del problema Vodafone"

Così ha dichiarato ieri sera Walter Veltroni, attuale sindaco della capitale e candidato alla segreteria del futuro Partito Democratico. Un gruppo di delegati SLC CGIL di Pisa lo ha avvicinato la sera del 21 settembre scorso, nell’ambito di una iniziativa promossa dai DS pisani. I delegati hanno brevemente illustrato a Veltroni la difficile situazione dei 914 lavoratori di Vodafone (di cui 200 solo a Roma) e di tutti gli altri lavoratori del customer care e di tutto il gruppo italiano.
Hanno inoltre consegnato al probabile segretario del Partito Democratico alcuni documenti relativi alla vicenda.
Veltroni ha dichiarato che si occuperà del caso Vodafone.

22/09 - Manifestazione a Pisa

Volantinaggio oggi dalle 11.00 alle 13.00 davanti al Vodafone One di Corso Italia a Pisa.
Contattate la RSU di Pisa per dedicare una parte del vostro tempo a difendere il posto di lavoro.

Questo il testo del volantino distribuito ai passanti:


Gentile potenziale Cliente,


La informiamo che Vodafone ha deciso di vendere 914 persone: circa il 10% dei dipendenti Vodafone diventeranno dipendenti dell’ azienda Comdata.
E’ sconcertante che una simile azione sia intrapresa da un’azienda sana, in attivo con utili milionari ed in crescita; si tratta di una manovra di “ingegneria finanziaria” che tiene conto non della qualità del lavoro e della professionalità delle persone, ma del mero utile e dell’aumento della forbice dei margini di profitto per gli azionisti. Ma non solo: non tiene conto nemmeno dei milioni di clienti che finora, come Lei, hanno apprezzato Vodafone per l’alta qualita’ del servizio, frutto dell’impegno delle persone che vi fanno parte.
La rendiamo partecipe che alla luce delle intenzioni aziendali, i lavoratori di Vodafone Pisa, unitamente a quelli di tutta Italia, alle Organizzazioni Sindacali, si oppongono fermamente al passaggio alla societa’ Comdata, mettendo in atto tutte le azioni possibili. Le Organizzazioni Sindacali hanno gia’ avviato le procedure per lo sciopero, ma in tutte le sedi (anche quelle non direttamente impattate al momento) si vive in questi ultimissimi giorni un forte stato di agitazione.
Perche’ comunque la vicenda riguarda tutti i lavoratori da vicino, in quanto la strada intrapresa dall’azienda rende di fatto precari anche i dipendenti a tempo indeterminato;
Perche’ vogliamo dare un segnale forte di indignazione per i tempi e i modi con cui l’operazione e’ stata condotta;
Perche’ in questo modo la qualita’ del servizio ai clienti, che e’ sempre stata vanto dell’azienda, viene irrimediabilmente ridimensionata.

lavoratori e sindacati call center Vodafone Pisa

venerdì 21 settembre 2007

21/09 - Sciopero a Napoli



Nel giorno del primo incontro (fallito) delle "procedure di raffreddamento" tra azienda e sindacati - previste dalle legge 146 - i lavoratori del call center di Napoli Pozzuoli hanno deciso l'astensione dal lavoro e disposto i picchetti ai cancelli per lo sciopero di tutta la giornata.



Il servizio è di videocomunicazioni.com


Gli occhi sono gli stessi, solo con 4 ore di sonno sulle spalle, e se appaiono stanchi ed arrossati sono pure pieni di energia; uno sciopero, senza rispettare il preavviso che la legge impone, perché la rischiamo la minaccia piccola e lontana di un provvedimento disciplinare se la posta in palio è il lavoro. Oggi è il giorno più bello, siamo in 700, forse più, a presidiare i cancelli, a formare un muro umano che ha un cuore solo, oggi non si passa, nessuno arricchirà i padroni. Il presidio alle porte dello stabilimento blocca tutti, team leader e manager che avrebbero voluto lavorare, persino il capo del personale, che pure prova con arroganza ad attraversare quell'enorme abbraccio palpitante, convinto che la sua posizione di potere sia sufficiente ad aprirsi un varco; ma oggi è il giorno più bello, oggi gli sguardi sono fieri, oggi non passa neanche lui.
(...)
Lo sciopero è riuscitissimo, oggi abbiamo vinto noi, ci siamo battuti contro i ricchi padroni, e ci siamo guadagnati una nuova fierezza, la coscienza di poter combattere; ci siamo presi, con la forza, una speranza.




RSU Libere COBAS Vodafone - Napoli

Allarme bomba al call center di Bologna

Un allarme bomba ha portato all'evacuazione del call center e all'interruzione del lavoro oggi dalle 14.00 alle 16.30 nella sede di Bologna Corticella.

"No-Cellular zone", 22 settembre a Roma

Per la manifestazione No-Cellular zone di sabato 22 a Roma il ritrovo è davanti al call center in Via Boccabelli alle 10.00 per la preparazione degli striscioni, e alle 15.00 davanti al Vodafone One di Via del Corso 417, dove verso le 16.30 tutti insieme spegneremo i cellulari e chiederemo di fare lo stesso ai passanti. Le persone dovranno poter circolare.

"Il Pescatore"

musica: Fabrizio De Andrè

parole: anonimo



Il Pescatore

A capo della Voda-fone
C'era Guindani amministratore
Che sviluppava una strategia
Da portare avanti con allegria

Venne un bel di` una telefonata:
"Dottor Guindani, sono Comdata
Sono Comdata e faccio la spesa,
La vorrei fare nella sua impresa"

Gli occhi dischiuse Pietro al giorno
Non si guardo` neppure intorno
Compose una lista per contrattare
Perche` diceva: "Voglio comprare"

C'erano intanto i lavoratori
Fra loro tanti i genitori
Festivita` e dedizione
Offerte a Vodafone senza obiezione

Quanti Natali in cuffia e altrove
I propri bambini solo nel cuore
Senza poterli fotografare
Intorno all'albero a Natale ...

"Ma in fondo l'Azienda a noi ci tiene"
Si ripetevan tutti insieme
"E` noi che ama maggiormente
Perche` parliamo col Cliente"

E venne il 14 settembre
E quasi come fosse niente
Un notizia da far scalpore
Scritta su "Il Sole 24 Ore"

"Servizi Vodafone a Comdata"
Si pubblicava in quella testata
"Si cedono attivita` e persone
Entrambe han fatto un affarone"

Poi gli ESSE EMME ESSE che fan da motore
al pezzo de "Il Sole 24 Ore"
ESSE EMME ESSE a dismisura
diffondono info, ma anche paura

E fu la sveglia in un momento
"Comdata ci compra, TRADIMENTO!
Dunque se Vodafone ci vende
Allora non gliene importa niente!"

MA a capo della Voda-fone
C'era Guindani amministratore
Che sviluppava una strategia
Da portare avanti con allegria.



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20/09 - "Life is now"

"Comincia la lotta a Napoli, nasce dalla gente e tra la gente, non ha bandiere, si organizza in maniera spontanea "e poi la gente, perché è la gente che fa la storia..." canta una bellissima canzone. A mezzanotte siamo in tanti fuori dei cancelli, armati di candele accese come le speranze di tutti, perché abbiamo cominciato a lottare, e ora ci guardiamo tutti negli occhi sapendo che venderemo cara la pelle; il colpo d'occhio dà i brividi."

RSU Libere COBAS Vodafone - Napoli




Primi commenti sui quotidiani; articolo di Pierluigi Sullo su il manifesto
(...)
Oltre che poco entusiasti, i 914 in via di «esternalizzazione» sono infatti anche arrabbiati, e sabato manifesteranno per le vie di Roma. Perché - altro paradosso - la ragione dello sbarco di tanti dipendenti non sta nelle difficoltà di Vodafone, ma al contrario in quel che viene presentato come «un ambizioso programma di investimenti e iniziative commerciali innovative». Così che i 914 dovrebbero essere contenti di contribuire al successo della loro (ex) impresa.
(...)
Bene, questa vicenda ha qualcosa a che fare con i crampi allo stomaco della Cgil, quando si è trattato di firmare gli accordi con il governo su welfare, pensioni e appunto legge 30 sulla «flessibilità» del lavoro? E ha a che fare con il voto con cui il comitato centrale della Fiom ha detto che no, al più grande sindacato dei metalmeccanici quell'accordo non va bene?
(...) I lavoratori di Vodafone, nel pieno dell'età lavorativa e in possesso di preziosissimi contratti a tempo indeterminato, sono sull'orlo del baratro. E chi dà retta a tutta questa gente? Qualche sindacato, le reti auto-organizzate dei precari, qualche giornale avventuroso e poche persone che, magari, hanno l'idea bizzarra di chiamare a una manifestazione - quella del 20 ottobre - per protestare contro la precarietà e contro molto altro.
Perché è proprio così: life is now.


  • il manifesto



  • 19/09 - L'eco nei TG regionali della RAI

    Le assemblee del "giorno dopo" come vengono riportate dai mass media.

    TG3 dell'Emilia Romagna:


    TG3 del Lazio:


    TG3 della Lombardia:


    TG3 del Piemonte:


    E sulle reti locali; TeleNordEst di Padova:


    50 Canale di Pisa:

    18/09 - "«Ceduti» in 914, grazie alla legge 30"

    Articolo di Francesco Piccioni su il manifesto.

    (...) Le indiscrezioni uscite su IlSole24ore venerdì scorso hanno trovato conferma ieri mattina, quando la società inglese ha avviato ufficialmente la procedura sindacale che dovrebbe chiudersi - secondo le intenzioni - entro novembre. I centri produttivi direttamente interessati sono stati localizzati a Padova, Ivrea, Milano, Roma e Napoli. Ma in tutte le sedi Vodafone si sono imediatamente riunite assemblee spontanee dei dipendenti, in cui la parola d'ordine è stata naturalmente «sciopero». Trattandosi di un settore sottoposto alla legislazione sui servizi pubblici (paradossale, visto che si tratta di una società privata), la procedura è abbastanza laboriosa e complessa.
    Vodafone è consapevole di dover affrontare un periodo di conflitto sindacale, ma è convinta della sua «strategia», tesa a portare fuori dal perimetro aziendale la «aree di competenza» che sul mercato vengono meglio coperte da altre imprese. L'intento, spiegano, «è creare un modello industriale che sia di riferimento per il settore», ma giurano anche di voler mantenere per chi è in uscita «la piena tutela delle garanzie contrattuali».
    (...)
    Resta invece nei dipendenti «l'indignazione» per una scelta che risulta incomprensibile. La «cessione di ramo d'azienda» è diventata infatti una prassi comune «grazie» alla famigerata «legge 30», che anche il governo attualmente in carico fa mostra di voler mantenere intatta. Prima, infatti, c'erano diversi vincoli legislativi - tipo la constatazione di uno «stato di crisi» - che ne limitavano l'uso. Con la «legge 30», invece, questi limiti sono stati abbattuti e le aziende si stanno ingegnando nell'abbattere taluni costi «esternalizzando» buona parte delle proprie attività.
    (...)
    Sembra perciò che si sia aperta una nuova fase, in cui le grandi imprese di telefonia dismettono completamente l'infrastruttura di «rapporto con il cliente» (ma non era «centrale»?). In questo senso, la mossa Vodafone può diventare davvero un precedente che fa scuola. Molto dipenderà dalla reazione dei lavoratori. Nelle assemblee si è parlato anche di sciopero a oltranza e di iniziative molto «visibili» in tutte le città interessate dall'operazione.

  • il manifesto



  • 14/09 - "Vodafone pronta a cedere i servizi di gestione clienti a Comdata"

    Il 14 settembre l'azienda comunica ai propri dipendenti, con questo articolo di Daniele Lepido su Il Sole 24 Ore, la decisione di cedere parte dell'attività e dei lavoratori al gruppo Comdata.


    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2007/09/vodafone-comdata.shtml



    Questo blog

    L'autunno caldo della Vodafone vuole essere un luogo di coordinamento e di confronto dei lavoratori di questa azienda, interessati da un profondo processo di ristrutturazione che ha da ultimo causato l'esternalizzazione di 914 dipendenti.

    Tutti i lavoratori, le RSU e coloro che sono semplicemente interessati all'argomento sono invitati a partecipare, inviando comunicati, proposte e documenti sulle iniziative che i vari call center Vodafone stanno intraprendendo in questi giorni, nella convinzione che mettere le nostre esperienze in rete possa rendere più forte la nostra lotta.