mercoledì 28 novembre 2007

RSU Bologna: - "No a uno sciopero di settore solo regionale"

Intervento della RSU di Bologna di ieri 27/11.
Oltre ad alcune critiche all'impostazione di un documento che la segreteria regionale di Slc Cgil ha diramato ai lavoratori bolognesi lunedì scorso, il comunicato avversa la "proposta di una manifestazione territoriale di settore" e contiene un primo resoconto dell'incontro del 24 novembre scorso a Roma.


Ciao a tutti,

il caso Vodafone, che ha visto l'impegno di lavoratrici e lavoratori della nostra azienda (che segue quelli di altre aziende del settore), impone ormai come non più rinviabile la discussione per modificare il quadro normativo che regola la cessione di ramo d’azienda.
Quanto è stato sostenuto e prodotto in questi faticosi e partecipati mesi porta di fatto ad una accelerazione in questo senso.
Come da comunicato di ieri 26 novembre della Slc Emilia Romagna il 21 novembre scorso nel corso dell'attivo regionale dei delegati è stato prodotto l'ordine del giorno che avete tutti letto.
Dal documento emergono due aspetti importanti.

La costruzione di una mobilitazione di settore nazionale è lo sbocco naturale di questa vertenza, anche se non esaustivo. La proposta di una manifestazione territoriale di settore arrivata solo oggi rischia di avere qualche limite nell'arginare e produrre una discussione su questo importante tema.

L'aspetto invece più importante su cui i 4 delegati della Cgil di Vodafone Bologna chiedono di aprire una discussione approfondita e’ rispetto ai punti di modifica proposti delle norme esistenti sulla cessione di ramo.
Sottolineiamo innanzitutto la mancanza di una approfondita discussione preventiva rispetto a temi cosi' tecnici e complessi partendo proprio dalle esperienze vissute.

In quell'odg si riporta la seguente proposta di modifica:

al punto uno: "abrogazione dell'art.32 del dlgs 276/03 e ripristino del concetto di autonomia funzionale preesistente"
al punto due: "riconoscimento per legge del principio di responsabilita' solidale per la stabilita' occupazionale per tutta la durata della commessa"

Al punto uno la proposta di abrogazione dell'art.32 del decreto legislativo 276/03, che ha deregolamentato le cessioni di ramo d'azienda, è pienamente condivisibile.
Al punto due, ciò che lascia perplessi noi delegati della Cgil di Vodafone Bologna è la proposta di riconoscere per legge il principio di responsabilità solidale per la stabilità occupazionale per tutta la durata della commessa (commessa che è a tempo determinato): la vera garanzia consiste nel mantenimento dei diritti a tempo indeterminato e quindi non a scadenza come si evince dalla proposta dell`odg. Ciò che bisogna impedire è il passaggio di fatto da un contratto a tempo indeterminato a tempo determinato (quantificandolo in un periodo pari alla durata della commessa). La mobilitazione di settore non può non avere questo come punto centrale delle rivendicazioni.

La cosa grave, ma che non ci impedirà di provare a sviluppare una completa e articolata discussione e sensibilizzazione di tutti su questo centralissimo aspetto, è che non si tiene conto di ciò che i lavoratori hanno palesato proprio in Emilia Romagna nell'ultima vertenza sul caso: quasi all'unanimità i lavoratori di Vodafone Bologna, insieme ad altre migliaia sul territorio nazionale, hanno detto NO ad un mandato a trattare con l`azienda che aveva proprio questo come punto caratterizzante: i diritti che seguono la commessa, anche se per 7 anni, non sono garanzia sufficiente per assicurare prospettive di stabilità e certezza dell’occupazione. Si passerebbe da un contratto a tempo indeterminato a un contratto a tempo determinato legato a una commessa a scadenza e quindi alla fine della commessa, lavoratori divenuti troppo costosi (perchè ceduti ad azienda con diritti e salari più bassi) perderanno il posto di lavoro o vedranno ridotti proprio quei salari e diritti.

Apprendiamo inoltre dai giornali come Alessandro Genovesi, Segretario Nazionale Slc, pubblicizzi e promuova questo tipo di proposta dopo che e’ stata presentata all’Assemblea Nazionale esternalizzati di Telecom a Roma da Slc, Fistel e Uilcom nella giornata di ieri.
Nel documento presentato dalle OO.SS. si sostiene che "in caso di cessione di ramo d`azienda debbano essere sancite tutele per cui non vi siano riduzioni del costo del lavoro e dei diritti nel medio periodo": questo e’ francamente inaccettabile. Non si puo' partire da un contratto a tempo indeterminato e pensare a tutele spostate nel medio periodo (quantificandole addirittura in un periodo di 48-72 mesi) che di fatto mettono in discussione la stessa stabilita' dell'occupazione. I diritti vanno garantiti nel medio ma anche e soprattutto nel lungo periodo.
Le tutele sono tali se non determinano arretramenti rispetto alle condizioni di partenza. Perche' invece non prendere spunto dal pronunciamento della Corte di Giustizia Europea che ha sancito la legittimita’ di normative che prevedano il diritto del lavoratore di “opporsi al trasferimento del suo rapporto di lavoro”? Crediamo che la proposta sindacale debba partire tenendo conto anche di questo aspetto.

Inoltre, sabato 24 novembre, proprio nell’ottica di un ampliamento della discussione delegati e lavoratori di Bologna hanno partecipato all’assemblea autoconvocata di lavoratori e delegati del settore appartenenti a diverse organizzazioni sindacali. Si e' discusso di democrazia sindacale, contrasto ad ogni forma di precarieta' e la conseguente costruzione dello sciopero di settore con l'obiettivo di modificare l'impianto normativo su cui poggiano le questioni del mondo del lavoro a partire dalle esternalizzazioni. Ci sara' un nuovo appuntamento a Gennaio e lavoreremo per costruire la piu' ampia partecipazione possibile.

RSU Bologna

10 commenti:

Anonimo ha detto...

ma perchè il 24 avete indetto come cgil un'altra assemblea sugli stessi temi, nella sede cgil ? perchè non ci dite le conclusioni alle quali siete giunti in quest'ultima ?

Anonimo ha detto...

NON HO CAPITO MA PRIMA DI GENNAIO SI Fà QUALCOSA?????

Anonimo ha detto...

si, prima di gennaio si comparno i regali di natale. ma cosa vuoi che si faccia ?

Anonimo ha detto...

ME LO COMPRI IL REGALO VISTO CHE NE STAI PARLANDO?

Anonimo ha detto...

NON MI SEMBRA DI AVER FATTO UNA DOMANDA IDIOTA ...C'ERA UN MESE PRIMA DI NATALE VISTO LA TUA RISPOSTA SAI CHE BEL NATALE CHE Fà LA GENTE POI CON QUESTO CASINO ADESSO CI METTIAMO PURE A COMPRARE I REGALI ..!!!
A ME FATEMI IL REGALO GRAZIE ALLORA

Anonimo ha detto...

Sai cos'e', per organizzare una movimentazione di settore il lavoro e' tanto...
Bisogna lavorare sulle coscienze di tutti a prescindere da accadimenti immediati che ti bruciano e ti fanno scendere in piazza...
Poi esiste un accordo che prevede che nel periodo natalizio non si possono organizzare scioperi...Ma non vorrei dire baggianate!

Anonimo ha detto...

QUESTA RISPOSTA GIà LA POSSO ACCETTARE STAMATTINA MI SEMBRAVA???? UNA PRESA IN GIRO...FACCIAMO PASSARE LE FESTE ALLORA MA DOPO LA BEFANA POI NON SI HANNO PIU' SCUSE IN MERITO BISOGNA MUOVERSI SE VI SERVE UNA MANO VENGO AD AIUTARVI CI DOBBIAMO MUOVERE!
CMQ X IL REGALO NON SCHERZAVO MICA!DEVO FARE LE FESTE IN COMDATA SANTO CIELO MI VIENDE DA RIDE

Anonimo ha detto...

SE è UNA BAGGIANATA è MEGLIO CHE SPARISCI NON L'AVEVO SCRITTO PRIMA MI SONO DIMENTICATA

Anonimo ha detto...

MI HAI PRESO IN GIRO E BASTA COME SEMPRE PURE STAVOLTA DICENDOMI LE CAXXATE MA CHE SEI INTERVENUTO A FARE SCUSAAAA???MA LA FAI FINITA KAZZAROLA!SE HO FATTO UNA DOMANDA DA IDIOTI TI POTEVI RISPARMIARE LA RISPOSTA!ORA LASCIAMI IN PACE PERò MI SONO ROTTA!

Anonimo ha detto...

a Ivrea risorse umane ha fatto girare una comunicazione per precisare anche chi e come avvertire quando si è in MUTUA.
dice:

Il dipendente che non si presenti in servizio a causa di malattia DEVE DARNE AVVISO AL TEAM LEADER TEMPESTIVAMENTE PRIMA DELL INIZIO DEL TURNO DI LAVORO (scritto in neretto e sottolineato) del giorno in cui si è verificata l'assenza ...

in pratica COMDATA CARE HA COMPLETAMENTE TRAVISATO ciò che dice il CCNL!

ma è ILLEGALE!

Il CCNL dice in fatti:

Il lavoratore che non si presenti in servizio a causa di malattia deve darne avviso all'azienda tempestivamente ENTRO IL PRIMO GIORNO in cui si è verificata l'assenza ...

AVETE NOTATO LA DIFFERENZA?

solo a Ivrea travisano il contratto collettivo nazionale di lavoro oppure anche in altre sedi?