Comunicato confederale di lunedì scorso.
Salvaguardare i perimetri aziendali per scommettere sullo sviluppo industriale e sulla qualità
Definire nuove norme per tutelare i lavoratori nelle cessioni di rami d’azienda
Come SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL ci confrontiamo non da oggi con il delicato tema delle cessioni di ramo d’azienda. Negli ultimi tempi, in particolare nel settore delle telecomunicazioni, siamo stati protagonisti di vertenze difficili e complesse che ci hanno spinto ad una riflessione: le attuali norme legislative, nate per tutelare i lavoratori, sono divenute in realtà con il passare degli anni un possibile strumento in mano alle imprese per mascherare licenziamenti collettivi -magari dilazionati nel tempo- e per ridurre i perimetri aziendali.
Siamo quindi partiti dalla nostra esperienza e dalle nostre attuali valutazioni: il settore delle TLC sta attraversando una fase di profonda riorganizzazione, esprimendo un modello di impresa che non condividiamo.
Per noi l’integrazione verticale è premessa per garantire le capacità di sviluppare processi e prodotti basati sulla convergenza e su nuovi servizi, sulla personalizzazione delle offerte, su una maggiore cura del cliente, sullo sviluppo dell’Information Tecnology. Uno sviluppo industriale di qualità delle imprese di TLC è quindi possibile solo salvaguardando gli attuali perimetri aziendali e disincentivando strategie basate sulla riduzione del costo del lavoro e dei diritti. Da questa nostra strategia basata sullo sviluppo industriale e sulla qualità per mantenere e far crescere il settore delle TLC siamo quindi partiti, giudicando nefasta la possibilità offerta all’impresa dalle attuali norme, di smontarsi a proprio piacimento (incentivando tra l’altro il nanismo industriale).
Occorre, per noi, una nuova legislazione che possa permettere a tutti di distinguere, senza pregiudiziali ideologiche, tra cessioni di rami d’azienda che siano realmente autonomi e funzionali ad una maggiore specializzazione produttiva (e quindi anche ad un crescita nel tempo della qualità produttiva e dell’occupazione), da cessioni finalizzate esclusivamente alla riduzione dei perimetri aziendali e destinate a creare “scatole vuote”, senza ragione di essere se non quella di ridurre l’occupazione nelle imprese cedenti.
Quello che infatti oggi manca nel nostro ordinamento - come scrivemmo già nella lettera che in data 20 febbraio 2007 inviammo al Ministro del Lavoro - è un sistema di tutele adatte a permettere questa distinzione e quindi a poter valutare il merito industriale di ogni scelta, senza il ricatto dei licenziamenti camuffati.
Come SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL mettiamo allora a disposizione delle Confederazioni Nazionali, del Parlamento e dei principali partiti di Governo le seguenti proposte, consapevoli che - se l’art. 32 del dlgs. 276/03 ha peggiorato la norma prevista dall’articolo 2112 del Codice civile, sostituendo il requisito dell’autonomia funzionale preesistente con un più incerto requisito di autonomia funzionale “identificata come tale dal cedente e dal cessionario al momento del suo trasferimento” – limiti normativi erano ben presenti anche nella vecchia formulazione del Codice Civile.
Nello specifico chiediamo che:
1) venga abrogato l’articolo 32 del dlgs. 276/03, ripristinando il concetto di autonomia funzionale preesistente, al fine di dare anche maggiore stabilità e visibilità all’organizzazione dei cicli produttivi;
2) venga riconosciuto per legge il principio della responsabilità solidale che vincoli il cedente e il cessionario a garantire la totale stabilità occupazionale all’interno del ramo ceduto, per almeno l’intera durata dei contratti di servizio e comunque per un periodo di tempo minimo di 48-72 mesi dal momento della cessione;
3) venga riconosciuto per legge un periodo per il confronto sindacale prima della cessione superiore a quanto previsto dalla legge 428/90, per permettere una più attenta analisi delle ricadute produttive e sociali del trasferimento, soprattutto per quelle imprese titolari di licenze pubbliche o comunque che operano su servizi di interesse generale.
Solo sancendo infatti tutele per cui, in caso di cessione di ramo d’azienda, non vi siano nel medio periodo riduzioni sul costo del lavoro e sui diritti, si potrà sviluppare un rapporto tra le parti sociali e tra le imprese ed i lavoratori basato esclusivamente sulla condivisione o meno dei progetti industriali e quindi giungere ad un rapporto più equilibrato tra le legittime scelte delle aziende e l’esigenza di maggiori certezze da parte dei lavoratori.
Questi sono i principi che dovrebbero per noi caratterizzare un nuova legge in materia di terziarizzazioni. In particolare il principio di una comune responsabilità tra cedente e cessionario ai fini di una piena tutela contro i licenziamenti collettivi è stato riconosciuto per la prima volta e dopo una forte mobilitazione sindacale, in un importante accordo sottoscritto recentemente presso il Ministero dello Sviluppo Economico dalle tre categorie e le società Vodafone-Comdata e che siamo certi peserà positivamente nel settore e nei confronti del mondo delle imprese.
Ma proprio la bontà dell’accordo e del fatto che tale principio viene ora riconosciuto da parte anche di grandi imprese multinazionali rende ancora urgente un intervento normativa e più forti le nostre ragioni, a tutela dell’intero mondo del lavoro.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
14 commenti:
SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL: mi fate vomitere, siete dei delinquenti...ma cosa avete proposto???? Una MERDA!!!!!
Dovete crepare tutti!!!!!!!!!
SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL: mi fate vomitere, siete dei delinquenti...ma cosa avete proposto???? Una MERDA!!!!!
Dovete crepare tutti!!!!!!!!!
LADRI VENDUTI FATE SOLO SCHIFO
48-72 MESI MA PERCHè NON ANDATE A.......O!!!( FATE IL GIOCO DELL' IMPICCATO E INDOVINATE CHE PAROLA VIENE FUORI SOSTITUENDO LE LETTERE AI PUNTINI...)TANTO QUESTI GIOCHINI DA BIMBI MENTECATTI VI SI ADDICONO!!!
in pratica ci dite che siete contro le esternalizzazioni, ma che se proprio l azienda decide di esternalizzare voi gli dite che va bene basa che poi ci licenzino solo dopo 3 anni?
ma che cazzo di traguardo vi sembraa questo?
ma voi siete impazziti. ma chi vi darà ancora credito?
per foruna molte persone si sono svegliate e non vedono l'ora di sputarvi in faccia alle prossime elezioni.
il vostro pensiero è completamente opposto al nostro.
NON SIETE DALLA PARTE DEI LAVORATORI MA LOTTATE PER FARCI VIVERE IL MENO DIGNITOSAMENTE POSSIBILE!
MA NON ERANO 7 ANNI???
SONO GIà DIVENTATI 3...
X NON DIRE CHE MI HANNO GIA ' DETTO I RAGAZZI CHE CI LAVORANO E CHE HO CONOSCIUTO AI QUALI GIà HO FATTO IL TERZO GRADO ......CHE MASSIMO COMDATA REGGE SONO SOLO 2 ANNI???VEDIAMO CHI DICE LE CAXXATE LORO OPPURE VOI...BUFFONI LADRI LADRI FALSI SCHIFOSI
Devono vedere dove possono lucrare qualcosina...
Gira una voce secondo la quale, nella busta paga di novembre di un RSU CGIL "brizzolato" di Pozzuoli, della rete, non vi sia alcuna trattenuta in merito agli scioperi del 5 e del 19 novembre. Nonostante vi siano filmati che lo inquadrano a Roma il 5, ed il 19 sia stato tra i promotori di una manifestazione al centro direzionale, sotto al garante per le telecomunicazioni. puo essere solo una voce, ma se non hanno nulla da nascondere, allora lui e gli altri non dovrebbero avere alcun problema a mostrare a voi e a tutti l'esistenza di tale riga sullo statino paga, anche senza mostrare il resto. E POI VEDREMO!!!!
CARO MIO ANONIMO A CHI TI RIFERISCI??
E POI NON HO CAPITO CE VUOL DIRE QUESTA COSA NAPOLI è VENUTA ALLE MANIFESTAZIONI A ROMA SENZA RSU MA CON I COBAS MI RISULTA ...SEI SICURO DI QUESTA COSA??
IO NON PIU' LE PAROLE MA DAVVERO CAZZAROLA..PRIMA IO SONO UNA POCO DI BUONO PERCHè CONOSCO 2 RAGAZZI DEL BLOG,E CI PARLO ...ORA SALTA FUORI QUESTA VOCE X INFANGARE LE PERSONE MA X FAVORE DATEVI UNA REGOLATA FATEVI I CAVOLI VOSTRI E BASTA USATE IL CERVELLO X ALTRO...IO CI SONO STATA ALLE MANIFESTAZIONI E ALMENO QUALCUNO STà FACENDO QUALCOSA X NOI!
PRIMA SI PARLA MALE DI LOLANDESINA
POI DELL'URLATRICE DI BOLOGNA
POI DI FEDERICO
POI DI BARTOLOMEO
ORA HO CAPITO PURE QUESTO CHI è....MA TU SARAI DAVVERO UN GRAN SFIGATO NELLA VITA CAZZAROLA ....E FAI QUALCOSA DI DIVERSO DIVAGA IL TUO CERVELLO E BASTA ...
DAL TUO INTERVENTO SI CAPISCE CHE SEI UN RSU DEL SI...MA SE SAI TANTE COSE XCHè NON TI SBILANCI E LE DICI?
VUOI DIRE CHE QUELLI CHE HANNO ORGANIZZATO GLI SCIOPERI A ROMA ERANO FINTI XCHè TANTO POI VENIVANO PAGATI GIUSTO?
E LE RSU CHE SI SONO INCONTRATE CON L'AZIENDA PROPRIO QUEL GIORNO CHE SONO A PARERE TUO?TI INVITO A DIRE LE COSE CON PIU' PRECISIONE SE VUOI FARCI CREDERE CHE è VERO SBILANCIATI DI PIU' ...NON DIRE GIRA UNA VOCE......MAGARI TI POSSIAMO ANCHE CREDERE CHE NE SAI..
tu nn hai ancora capito che stai rischiando di brutto facendo cosi.nel blog.........questa è casa delle persone che hanno detto di no..che stanno provando ad aiutarci invece di pensare se il tuo collega perchè non ti fai un'esame di coscienza..oppure se fai questi interventi già ti senti in colpa x caso?
avete fatto schfo mi farete sempre piu' schifo tutte voi rsu vendute...e la gente che avete mandato x strada quindi stai zitto e basta
No ragazze, chi ha scritto della busta paga "sospetta" della RSU di napoli parla di quelli venduti, quelli che hanno firmato l'accordo, le RSU insomma! Non parla di chi si è battuto per questa lotta fino in fondo!
Poichè quelli della Rete si sistemano i turni a fine mese questo soggetto potrebbe essersi messo un giorno di ferie nei giorni di sciopero!
Indagheremo, anche se non hanno più dignità quindi sarebbe inutile sputtanarli anche sotto questo aspetto!
HO CAPITO ADESSO!
PERò IO DICO PRIMA MI FATE FIRMARE ALTRIMENTI NON SI CAPISCE E VOI SEMPRE IN ANONIMO MA SCUSA POI MI SBAGLIO PURE.
Posta un commento