sabato 13 ottobre 2007

RSU Roma: "per una manifestazione nazionale a Roma"

Ciao a tutti,

La RSU di Roma ha deciso di non effettuare più le assemblee a Boccabelli per le giornate di lunedì e martedì visto che le 10 ore retribuite che ogni lavoratore ha a disposizione stanno per terminare e ci potrebbero servire nelle prossime settimane. Ci hanno comunicato dall’ufficio del personale che per ora 15 colleghi di Boccabelli si trovano a 9,5 ore godute. Tali persone sono state informate dalla RSU. Confermiamo invece le assemblee per il 16 ottobre al Maggiolino (anche per i colleghi di Torre Spaccata) dalle ore 9.30 alle ore 10.30 al Torrino dalle ore 16.00 alle ore 17.00.

Visto il fallimentare tentativo di farci desistere dalla "lotta" con i briefing (anzi – complimenti!), l’azienda tenta disperatamente di convincere singoli lavoratori con telefonate, mail e incontri one to one. Sono per caso nel panico? Ovviamente continuiamo così! Pertanto:

Invitiamo tutti i lavoratori a replicare il successo dello sciopero del 5 ottobre anche il 19, partecipando e facendo partecipare il maggior numero possibile di persone! Vi informeremo delle iniziative per quel giorno!

Come sempre chi può adoperarsi per fare striscioni, bandiere, palloncini o quant’altro sia utile all’obbiettivo lo faccia.

Come RSU Vodafone, su pressione di tutti i colleghi d’Italia, ci stiamo organizzando per una manifestazione nazionale Vodafone a Roma il 19 ottobre. Visto che i pullman costano e noi di Roma non abbiamo mai sostenuto questa spesa, mentre per loro sarebbe la seconda volta, abbiamo pensato di contribuire con una ulteriore sottoscrizione di 10 euro per finanziare una parte delle spese del noleggio dei pullman dei colleghi di tutta Italia, così loro pagheranno un po’ meno. Crediamo che sia un atto dovuto anche in funzione della fatica che loro fanno con le ore di viaggio per venire a Roma. Sarebbe davvero un bel gesto, ci aspettiamo una grande sottoscrizione; il nuovo salvadanaio ci aspetta in sala sindacale!

PERSONE IN GRADO DI CAMBIARE... UN'ESTERNALIZZAZIONE!

RSU Vodafone Roma

8 commenti:

Anonimo ha detto...

GRANDI!

Anonimo ha detto...

grazieeeeeee!!!!!!! BRAVIIIIII

Anonimo ha detto...

Grazie!!!

MR

Anonimo ha detto...

CON O SENZA IL SINDACATO

È più sicuro sfogarsi in un blog che mettersi in prima linea.

Internet è un fantastico mezzo per organizzarsi, ma serve anche da canale di sfogo, da catarsi, per molte persone ed ha cancellato quel bisogno urgente di fare qualcosa.

Occorre tornare a protestare pubbicamente.
Occorre ridare a questo mezzo il suo giusto potenziale comunicativo.

Loro RIDONO delle nostre zuffe, di come CI METTIAMO ALLA BERLINA TRA DI NOI, ...questo non è il momento per farlo.

Da qui, da questo blog, devono partire delle idee, idee pericolose per l'azienda.

Dobbiamo mettere in atto nuove strategie (come il non utilizzo di repi) che ci consentano di ferire i loro meccanismi, strategie che ci consentano di lanciare un messaggio chiaro: CON O SENZA IL SINDACATO SAPPIAMO ORGANIZZARCI, SAPPIAMO FARE MALE.

Ora io faccio qualche esempio, forse qualcuno giudicherà alcune di queste idee come una cazzata, FATELO! ma proponete un alternativa!

1 SCORDATEVI LA ONE REP SOLUTION E APRITE TT A TUTTA FORZA, CONGESTIONIAMO LE CODE E ALZIAMO IL DATO DELLE RECALL.

2 INVITATE I CLIENTI AD INVIARE FAX DI RECLAMO E SMETTETE DI ESSERE PROATTIVI GESTENDO ON LINE I RECLAMI

3 PROPONETEVI DI ANDARE IN BAGNO ALMENO DUE VOLTE AL GIORNO, FATELO ANCHE SENZA UN BISOGNO EFFETTIVO E FATELO TUTTI INSIEME DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 10.30 LA MATTINA E DALLE ORE 18.00 ALLE 18.30 LA SERA.

4 CONTINUATE A NON SEGNARE LE VOSTRE PAUSE SU REPI.

5 FATE DURARE LE VOSTRE CHIAMATE ALMENO DUE MINUTI IN PIU, FAGOCITARNE A TUTTA FORZA NON VI AIUTERA' NE AD ESSERE MENO STRESSATI NE A FINIRE PRIMA LA GIORNATA LAVORATIVA.

Questa cessione ci sarà, non staimo più comunicando a Vodafone, stiamo comunicando com COMDATA e dobbiamo far passere questo messaggio:

I TARGET ORA LI STABILIAMO NOI SULLA BASE DI COME VENIAMO TRATTATI.
SE CREDI DI AVER FATTO UN BUON AFFARE TE NE DEVI COMINCIARE A PENTIRE GIA' DA ORA.
QUANDO ARRIVIAMO VOGLIAMO ESSERE TRATTATI CON RISPETTO SE NO FACCIAMO LO STESSO ANCHE CON TE FACENDOTI PERDERE UN MARE DI SOLDI.

A voi la parola.

Anonimo ha detto...

Bravi ancora! Ragazzi, io non sono un estremista, non un fazioso o politicante o un sindacalista, non un NO GLOBAL. Ragiono semplicemente con la mia testa e vedo che le cose vanno sempre peggio per i più deboli. Non rassegnamoci quando ci dicono che il mondo sta cambiando. Sono le multinazionali che vogliono cambiarlo e farci credere che sia necessario per arricchirsi ancora di più e controllarci come se fossimo dei buoi mansueti da dirigere. Ciascuna manifestazione NON E' INUTILE. Le lotte non sono mai semplici! Ciascuna lotta è dura, estenuante. I nostri padri si sono fatti il "culo" anche per ogni più piccola conquista e noi oggi beneficiamo di una parte di queste conquiste. Ma, per citare Guccini, "hanno rialzato la testa i nemici di sempre" e stanno provando a toglierci tutto man mano, disattivandoci completamente. C'è bisogno che ogni lavoratore cacci il proprio carattere e cominci a pensare anche al proprio futuro e a quello dei propri figli. Mai darsi per vinti perché è proprio questo ciò che vogliono l'azienda e le oligarchie politico/economiche.
FORZA!!! tutti a Roma!!!

Anonimo ha detto...

TUTTI A ROMA!!!!!!!!!!!!!!!!!
MA PROPRIO TUTTI!!!!!!!!!
VODAFONE HA PAURA E SI VEDE!!!!!!!!!
COLPIAMOLA NELL'IMMAGINE

Anonimo ha detto...

siete fantastici
ho la pelle d'oca
nn mi sono mai sentita veramente in un team come mi sento in questo periodo con voi!
Grazie

collega Ivrea

Anonimo ha detto...

vi pubblico ilTESTO DELLA RISPOSTA (per il governo risponde Rosa Rinaldi - sottosegretario al Ministero del Lavoro)

Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa all'Azienda Vodafone Omnitel NV, faccio presente che, in data 25 settembre 2007, si è svolto a Roma, presso gli uffici di questo ministero il tentativo obbligatorio di conciliazione ex articolo 1, comma 4, legge n. 83 del 2000, in materia di esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e alla regolamentazione provvisoria di cui alla deliberazione della Commissione di garanzia del 25 luglio 2002, con riferimento alla cessione di ramo di azienda delle strutture di back office e di gestione del credito all'interno del customer care in favore di COM.DATA. Alla fine dell'incontro, non è stato raggiunto un accordo.
Le relative trattative sono accentrate a livello nazionale, in considerazione delle diverse unità produttive interessate dalla cessione di ramo d'azienda.
Per quanto concerne le unità produttive milanesi, la cessione interesserebbe un centinaio di lavoratori (dei 914 complessivi).
L'azienda ha, inoltre, affermato che la cessione in questione rientrerebbe in un piano di sviluppo complessivo dell'azienda volto a perseguire un riposizionamento sul mercato in riferimento alle seguenti linee strategiche:
Mantenere il customer care quale asse strategica aziendale;
Investire in nuovi prodotti e servizi di telefonia e nell'integrazione dei prodotti di rete fissa e mobile;
Instaurare collaborazione strategiche con altri operatori del mercato al fine di acquisire le competenze e le professionalità necessarie a sviluppare la linea strategica di cui al punto precedente.
Da quest'ultimo punto di vista, l'azienda cessionaria (COMDATA) rappresenterebbe un operatore consolidato nel settore del back office dei servizi di telefonia, in grado, inoltre, di offrire un'organizzazione aziendale di assoluto rilievo (4.000 unità, 18 unità sul territorio nazionale).
La realtà di Milano, infine, continuerebbe a rappresentare il centro strategico dell'attività di Vodafone.




Replica di Augusto Rocchi (RC-SE)

Augusto ROCCHI (RC-SE), dichiarandosi soddisfatto, fa presente di essere consapevole del fatto che l'azienda attraverso l'esternalizzazione si muova all'interno delle regole attualmente vigenti. Ritiene però che andrebbero approfondite le motivazioni alla base della scelta aziendale e andrebbe quindi verificato se la cessione del ramo d'azienda non sia in realtà finalizzata a perseguire obiettivi diversi da quelli della riorganizzazione industriale. Conclude auspicando una riflessione generale da parte del Governo sul tema della cessione del ramo d'azienda.